i disertori della vanga - aps
artena l'antica processione
Fotografie di Carlo Andreani – Fabrizio Cimini – Paolo Lolletti – Claudio Monderna
Artena L'antica processione
Il Paese della devozione alla Madonna delle Grazie
Artena, uno degli ultimi avamposti a sud di Roma. Arroccata su un costone calcareo della dorsale dei monti Lepini. Il Paese all’arrivo si presenta maestoso alla vista e al suo interno, nella parte più storica, non vi è possibile accedere con le vetture. Qui infatti si usano ancora i muli per trasportare ogni cosa a causa della sua morfologia con vie piccole, strette e con pendenze da capogiro. La Cittadina ha molto da offrire al visitatore, dalla buona cucina al folklore come il Palio delle Contrade e, nel mese di maggio, con una sentita e religiosa processione, viene onorata la beata Madonna Vergine delle Grazie, una statua lignea di Tiglio alta circa un metro e settanta, finemente adornata con paramenti di colore azzurro e bianco, con in braccio il santo bambino e incastonata in un altarino raggiante d’orato. In questa occasione ogni Confraternita prende parte a questo rito, facendo la sua parte in omaggio alla Santa. La processione parte dalla Chiesa di Santa Maria delle Letizie, una struttura situata nella parte più alta del Paese, si snoda all’interno dell’abitato storico facendo fare dei veri contorsionismi ai portatori, scende poi a valle e infine ritorna su, fino alla Chiesa di Santa Croce che si trova in pieno centro storico e li rimane per quindici giorni per poi fare ritorno al punto di partenza. Assistere a questo evento è una vera emozione. La fatica dei portatori, a piedi nudi, come i tanti fedeli che seguono la processione, fa emergere immediatamente il senso di vera devozione che hanno i cittadini verso questa Santa. Le notizie rinvenute parlano che questo culto si ripete da quasi trecento anni anche se questa manifestazione di fede non fu immediatamente rivolta alla beata Vergine Maria. Notizie su notizie rimbalzano sulla rete internet ma, ad oggi, è difficile non capire quanto questo popolo artenese ci tenga alla sua protettrice



i silenziosi passi a piedi nudi
Arroccata su un costone calcareo della dorsale dei monti Lepini
Dal lato fotografico si può soltanto registrare, con cristallina documentazione, tutti i passaggi ornamentali che precedono la processione finale. Il corteo è accompagnato in ogni suo passo da petali di rose che vengono adagiati al terreno man mano che procede. La litania delle preghiere, i portatori a spalla del fercolo, i silenziosi passi a piedi nudi, l’attesa della piazza che vede attori migliaia e migliaia di cittadini in pregevole silenzio e poi le candele, la musica dei gruppi, le preghiere in ogni dove passi la Madonna, la gente inginocchiata e le mani protese verso di lei come a cercare un aiuto, un miracolo o semplicemente un avvicinamento verso la Santa. Uno spettacolo a pochi chilometri da Roma, il centro della Cristianità e del Cattolicesimo. Scattando immagini a iosa, si tenta di dare il più possibile risalto ai punti salienti, quelli più veri in una onestà culturale che avvolge Artena e che si stringe a Maria. I calcoli espositivi dell’immagine fotografica sono repentini, veloci, perché li la luce cambia di continuo al passaggio in ogni vicolo stretto e a volte strettissimo, scosceso e a tratti anche scivoloso. I portatori però sono esperti e evitano ogni inciampo ma i fotografi un po meno e li i fotografi sono tanti come tantissimi sono quelli che seguono il corteo. Si rimane stupefatti ai tanti stimoli che questa processione trasmette. Il turista viene poi rapito e sbigottito, quasi come imbottigliato nella passione degli artenesi che esprimono in ogni angolo del Paese la loro religiosa passione
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Se le tue fotografie non sono abbastanza belle, è perchè non sei abbastanza vicino
Robert Capa