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infiorata di genzano di roma
Fotografie di Carlo Andreani – Fabrizio Cimini – Paolo Lolletti – Claudio Monderna
Infiorata di Genzano di Roma
Un viaggio tra i pelali di fiori e arte
“Immaginate una strada che si trasforma in un tappeto di fiori. Non è un sogno. È l’Infiorata di Genzano.”
Siamo felici di poter contribuire, con le nostre opere fotografiche, a questa manifestazione straordinaria che ogni anno si rinnova e incanta. Il nostro viaggio come documentaristi non ha ancora una fine. Ogni edizione è un’esperienza unica: ci si perde tra colori intensi, profumi inebrianti, mani che lavorano, volti concentrati. È vita che si intreccia con l’arte. L’Infiorata di Genzano è la più imitata, la più studiata, la più amata. Eppure, resta inimitabile. Perché è radiosa, è spirituale, è profondamente radicata nella cultura del luogo, ma aperta al mondo.
Le fotografie che presentiamo non fanno parte di un lavoro concluso, ma una tappa di un percorso visivo in continua evoluzione, curato dall’associazione fotografica “I Disertori della Vanga”.
In queste immagini raccontiamo non solo l’evento, ma anche la cultura popolare italiana che lo anima. Dietro ogni Infiorata c’è una moltitudine di mani, cuori e storie.
C’è il “Cantiere”, dove tutto nasce: un’officina di idee, fatica e passione. Ci sono gli artisti che elaborano i bozzetti, scelti ogni anno in base a un tema diverso. Ci sono i Mastri Infioratori, che guidano con precisione le squadre, tramandando conoscenze da padre a figlio, di generazione in generazione. Tutto è fatto a mano. Solo materiali vegetali, petali spellati con cura, sfumature ottenute con pazienza e maestria. Alla fine, la via si ammanta di bellezza. Poi arriva il momento più atteso: la processione. Passi leggeri, silenzio sacro. I fotografi scattano, la gente prega, i bambini osservano. È il giorno del Corpus Domini, e ogni cosa è pervasa da una magia particolare Ma questa meraviglia dura poco. Già il giorno dopo, i fiori appassiscono. Si irrora il tappeto per allungarne la vita, ma il tempo è implacabile. La sera, una sfilata in costume e la Banda “Mario Mecheri” accompagnano il pubblico all’atto finale: lo Spallamento. Una corsa sfrenata di bambini , e anche adulti , che distrugge quel tappeto, in un’esplosione di gioia e leggerezza. Per noi fotografi, cogliere l’anima dell’Infiorata è una sfida, non basta scattare: bisogna sentire. Ogni angolo racconta qualcosa. Ogni sguardo, ogni gesto, ogni petalo ha una voce.



Qualche cenno storico sull’infiorata
L’infiorata di Genzano di Roma si svolge, già dal 1778, in occasione della festa del Corpus Domini
È composta, solitamente, da 14 quadri di grosse dimensioni posti su Via Italo Belardi, conosciuta dai Genzanesi come via Livia. Di formato 7 mt. X 11, trattano temi di stampo religioso e civile, ma alcuni rappresentano figure geometriche ed opere di fama mondiale. Per comporre i 14 quadri dell’infiorata di Genzano occorrono circa 500 quintali di petali di fiori o essenze vegetali, in particolare vengono utilizzati:
Garofano (Dianthus caryophyllus): è il fiore più utilizzato, noto per la sua versatilità e le molteplici colorazioni, tra cui rosso, bianco, rosa e screziato.
Ginestra (Genisteae): utilizzata per il suo caratteristico colore giallo.
Bosso (Buxus) e Finocchietto selvatico (Foeniculum vulgare): impiegati per le tonalità verdi.
Rose: diverse varietà di rose sono scelte per arricchire i disegni con le loro sfumature.
Fiori di campo: una selezione di fiori spontanei che aggiungono un tocco naturale.
Gerberee Margherite: utilizzate per le loro forme e colori vivaci.
Colonnine di mortella delimitano la via ed impediscono ai visitatori di calpestare le opere floreali. Anticamente i fiori venivano raccolti da squadre di volontari nelle campagne laziali, ma, da parecchi anni a questa parte, vengono acquistati da aziende agricole di tutta Europa. Rimane l’attività di “spelluccamento” svolta da volontari, soprattutto bambini, che separano i petali dal gambo e li mettono in ceste di vimini che verranno portate nelle grotte sotto il comune di Genzano, dove, grazie alla temperatura costante e fresca, i petali si manterranno freschi fino alla domenica. La parte di preparazione dei quadri viene svolta nelle giornate di venerdì e sabato, quando, le squadre di disegnatori, guidati dal maestro infioratore, cominciano a disegnare con il gesso i quadri che verranno, nella giornata di domenica mattina coperti dai petali nelle loro mille colorazioni. La sera della domenica viene celebrata la messa davanti alla chiesa di Santa Maria della Cima, a seguire si tiene la solenne Processione Eucaristica a cui partecipa sovente il Vescovo della Diocesi di Albano. Preceduta da cittadini in costume d’epoca, la processione religiosa dei celebranti che reca il Santissimo Sacramento, si dirige alla collegiata della Santissima Trinità. Il tappeto viene mantenuto, sostituendo i petali appassiti con dei nuovi fino al lunedì pomeriggio, quando avviene il famoso spallamento dell’infiorata, da parte di diversi bambini che ad un preciso via, corrono a perdifiato lungo la via dando calci ai petali in un tripudio di schiamazzi e mille colori
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Se le tue fotografie non sono abbastanza belle, è perchè non sei abbastanza vicino
Robert Capa